Autentico, il racconto della prima edizione

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8 giornate,  2 ristoranti stellati, 11 artigiani del gusto, 50 partecipanti. Questi i numeri della prima edizione di Autentico, il percorso enogastronomico rivolto agli addetti ai lavori e agli appassionati,  per conoscere l’enogastronomia e la biodiversità di un territorio, l’Abruzzo.
La prima edizione ha coinvolto l’entroterra montano abruzzese, quello della Maiella e del Voltigno, e i ristoranti stellati La Bandiera (Civitella Casanova) e Villa Maiella (Guardiagrele).


Giorno 1.
L’itinerario ha preso il via il 21 novembre con una passeggiata nell’orto di Diego Pasqualone (Azienda Agricola Pasqualone) a Penne.



Diego ci ha raccontato la storia dell’azienda di famiglia, dei prodotti della sua terra, della lavorazione di frutta e ortaggi e dei prodotti realizzati, quelli esposti sugli scaffali del suo punto vendita, dove spiccano l’olio extravergine d’oliva, le salse di pomodoro a pera, i sottoli, la frutta sciroppata e le confetture.


La seconda tappa della mattinata ha visto protagonista la Società Agricola De Fermo, Loreto Aprutino, azienda vitivinicola, ma anche produttori di olio extravergine d’oliva, legumi, cereali e altri prodotti della terra, tutto a regime biologico e biodinamico.


Ad accoglierci Stefano Papetti, che ci ha guidato in una passeggiata panoramica tra vigneti e uliveti secolari.




Pausa pranzo al ristorante La Bandiera e poi subito in cucina per mettere le mani in pasta con lo chef stellato Marcello Spadone, sua moglie Bruna e il figlio Mattia.




Tra i piatti realizzati con i prodotti delle aziende visitate al mattino: omelette di senape selvatica con trota marinata e polvere di capperi, insalata di ortaggi, ravioli di baccalà con passatine di ceci e bottarga di tonno rosso, e millefoglie con crema di fave Tonka e gelato allo zafferano.



Giorno 2.
Tra animali da cortile e prodotti caseari con la visita all’Azienda Agricola F.lli Del Proposto di Loreto Aprutino, realtà attiva nel settore cerealicolo e zootecnico sin dagli anni ’50, che realizza anche formaggi pecorini, a latte crudo, ottenuti soltanto con latte delle proprie pecore, dislocate nella sede di Pianella.








A seguire il Frantoio Coletta, azienda che produce olio extravergine d’oliva nel comprensorio della DOP Abruzzo “Aprutino Pescarese” a Civitella Casanova.



Tra i prodotti merita una menzione “la Fagiolara”, cultivar autoctona e poco diffusa dalla quale i coniugi Coletta, Mariano e Anna Rita, ottengono un monovarietale unico.

Nel corso della visita anche un momento dedicato alla degustazione con Lorenzo Palazzoli, medico, ricercatore e oleologo.


Break lunch alla Bandiera e poi subito ai fornelli con Marcello Spadone e famiglia per realizzare piatti come il cappuccio all’uovo, la minestra di cicerchia con polpette di cicoria, l’elogio al carciofo, gallo e granaglie e il bollamisù.









Giorno 3.
Terza giornata all’insegna del vino con l’esperienza sensoriale e l’abbinamento cibo – vino con Lucrezia Liberatoscioli (De Fermo), Luigi Di Camillo (Tenuta i Fauri) e il giornalista e critico enogastronomico Alessandro Bocchetti.






Giorno 4.
Dalla cucina alla mise en place. Nell’ultimo appuntamento sul versante vestino, i partecipanti al percorso hanno cucinato insieme allo chef Marcello Spadone e famiglia realizzando un menu ad hoc per la cena “la sintassi della cucina abruzzese”. La serata, sold out, ha registrato la presenza di oltre sessanta persone.






Giorno 5.
La quinta giornata ci ha portato alle pendici della Maiella, a Trappeto di Caprafico (Casoli) con Tommaso Masciantonio che ci ha guidato alla scoperta del suo frantoio e ci ha fatto conoscere la cultivar “Intosso”, tipica della zona.





A pochi chilometri un’altra interessante realtà, l’azienda agricola di Giacomo Santoleri (Casino di Caprafico, Guardiagrele), che da oltre vent’anni coltiva in regime biologico cereali, legumi e olive, che trasforma seguendo metodiche tradizionali.





Quindi pausa pranzo al Ristorante Villa Maiella a Guardiagrele e pomeriggio in cucina con lo chef stellato Peppino Tinari, sua moglie Angela e il figlio Arcangelo.




Tra i piatti realizzati la zuppa di farricello, la sfoglia grezza al ragù di cinghiale, l’agnello al forno, la pera farcita con ricotta e caramello all’arancio.





Giorno 6.
Protagonisti della mattinata Elena e Nicola Alimonti del Caseificio Alimonti, piccola realtà alle porte di Guardiagrele rinomata per la preparazione di caciotte a latte crudo, ricotta e formaggio primo sale, tutto ottenuto solo con il latte delle proprie mucche.



A seguire l’incursione nell’allevamento di maiale nero d’Abruzzo di Peppino Tinari, dove un centinaio di maiali scorrazzano allo stato semi-brado.

Rientro a Villa Maiella per il pranzo e pomeriggio dedicato ai tagli del maiale e alla preparazione dei salumi. Tra i piatti realizzati il “cif e ciaf”, tradizionale piatto dei giorni della “maialatura” (l’uccisione del maiale): pezzetti di carni grasse di maiale fritte con aglio e peperone rosso dolce.







Break merenda con le sise delle monache della Pasticceria Emo Lullo e i liquori di L Ab Liquoreria Abruzzese di Giuseppe Simigliani.




Giorno 7.
Elogio ai dolci delle feste. Dopo un excursus sul miele con Piero Iacovanelli (Adi Apicoltura, Tornareccio), spazio alla preparazione dei dolci del periodo natalizio come il parrozzo, i calcionetti (o caggionetti) e il torrone.








Gran chiusura e ultimo appuntamento della prima edizione di Autentico con la cena “la sintassi della cucina abruzzese”, con i partecipanti che sono stati parte attiva del servizio in sala e della realizzazione dei piatti in cucina insieme alla famiglia Tinari. Hanno preso parte alla serata, sold out, oltre ottanta persone.







Nel corso della cena gli interventi delle istituzioni, degli artigiani del gusto e la consegna degli attestati ai partecipanti.







Siamo già al lavoro per la seconda edizione di Autentico, continuate a seguirci sul nostro portale e sui canali social per essere sempre aggiornati!

[Crediti | Immagini: Carmelita Cianci, Piera Menichini]

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